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al testo di Mya Lurgo
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#Figli dello Stesso Pensiero - Riflessioni da "Il Diario d'artista".
Nell’accettare TUTTO CIÒ CHE È anche l’imperfezione ha trovato modo d’esprimere il suo intero, divenendo perfetta. Il peccato originale è decaduto nel niente di fatto. Il guscio umano è passato quando la velocità della mente ha raggiunto lo zero. L’ego di questa mia vita non esiste… è solo un sognare di ruoli e di morte… Chi può percepire un effetto senza causa? Com’è stato possibile credere di potersi rapire dal Tutto e farsi da parte? Perché l’ho sognato? Solo per sapere di essere Eterna e Compiuta. L’io sono è giunto alla fine del piccolo sé. La gioia mi piove addosso come manna… e la coppa delle mie mani Santo Graal è piena di Grazia… Il pozzo senza fondo è stato colmato. Il fondo è la Fonte. Siamo tutti figli dello Stesso Pensiero e Tutto è chiamato all’appello dell’Unica Presenza: l’Essere Immoto da sempre totalmente fiorito. La croce non serve più e il fuoco arde invano, perché la fenice non s’immola. La fine del sogno è l’Innocenza tua e mia. Il Giudizio Universale è silente. Non c’è più nessuno da salvare. Nemmeno me stessa. Rimane la Vita che Sono, senza intermediari…
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